Crisi di rabbia nell’adolescente: come comprenderle e gestirle
All’improvviso, la rabbia
Gli adolescenti che ricevo hanno spesso difficoltà nella gestione della rabbia.
Uno degli aspetti più ricorrenti che riferiscono è la sensazione che la rabbia si inneschi all’improvviso, senza preavviso: si accorgono di essere arrabbiati solo nel mezzo della crisi, quando si rendono conto di aver messo in atto un comportamento che è andato a recare gravemente danno a qualcuno, in special modo se è una persona a cui vogliono bene, come un genitore o un amico.
La difficoltà che gli adolescenti hanno quando queste crisi si manifestano è che non riescono a leggere ciò che gli sta accadendo dentro.
Il risultato? La rabbia, come altre emozioni, si trasforma in comportamenti disfunzionali che l’adolescente mette in atto senza esserne pienamente consapevole.Spesso queste esplosioni di rabbia sono una manifestazione di un groviglio di emozioni, insicurezze, fragilità, dubbi, incertezze che non trovano uno spazio adatto dove poter essere accolte e contenute; pertanto, si sfogano nel mondo in maniera esplosiva e incontrollata.
Che cos’è la rabbia?
La rabbia è un’emozione primaria che ha un unico grande scopo: comunicare che siamo stati feriti, che è stato oltrepassato un confine, che ora dobbiamo difenderci.
In effetti, questo è il ruolo di tutte le emozioni, comunicare qualcosa a noi e agli altri.
Di per sé, dunque, la rabbia non è un’emozione negativa: tutte le emozioni hanno un ruolo nella nostra vita, sono dei segnali che ci dicono se qualcosa sta andando per il verso giusto o meno. Ecco perché la rabbia non deve essere rifuggita o messa da parte, ma al contrario dev’essere letta e compresa per far sì che venga incanalata nelle nostre azioni in modo non-distruttivo.
Quando la rabbia si trasforma in violenza, fisica o verbale che sia, ecco che diventa un qualcosa di negativo: è questo l’aspetto della rabbia che vogliamo imparare a leggere, contenere e re-indirizzare.
Il problema, dunque, non è la rabbia in quanto emozione, piuttosto la sua espressione comportamentale.
La rabbia negli adolescenti è diversa?
La risposta a questa domanda è: sì, leggermente.
Negli adolescenti tutti i processi emotivi, tra cui quelli legati alle crisi di rabbia, sono più complessi da gestire poiché la struttura di personalità in età adolescenziale è ancora in via di sviluppo: il cervello, in particolare la corteccia prefrontale (che regola l’autocontrollo e la riflessione), non è ancora completamente formato.
Ciò significa che l’adolescente tende a reagire in modo più impulsivo, con possibilità inferiori di riuscire a fermarsi e riflettere su ciò che sta provando.
Se non si impara a riconoscere e a dare un significato a queste emozioni, il rischio è che la rabbia si trasformi in esplosioni incontrollate o, al contrario, in una rabbia repressa che può portare a malessere interiore.
Perché gli adolescenti hanno crisi di rabbia?
Gli adolescenti possono manifestare crisi di rabbia per una combinazione di fattori biologici, psicologici e sociali.
Ecco le principali cause:
- Conflitto con le figure familiari: l’adolescenza è un periodo in cui i ragazzi cercano di costruire la propria identità e di ottenere maggiore autonomia. Questo spesso porta a conflitti con le figure che rappresentano l'autorità, in special modo genitori e insegnanti, soprattutto nel momento in cui hanno a che fare con restrizioni o regole che percepiscono come ingiuste. In questo caso l'aspetto comunicativo e i modelli familiari appresi (che andiamo ad esaminare nel punto seguente) influenzano fortemente le reazioni di rabbia negli adolescenti.
-
Modelli familiari appresi: Cosa vede l'adolescente fra le mura di casa? Che esempi ha? Com'è cresciuto? Com'è stata la gestione dei conflitti durante l'arco della sua crescita?
Se in famiglia la rabbia viene gestita in modo aggressivo o repressa senza essere affrontata, l’adolescente può riprodurre gli stessi schemi nei propri comportamenti ed estenderli al di fuori del contesto familiare. -
Mancanza di educazione emotiva: gli adolescenti affrontano molte pressioni: scolastiche, sociali, familiari e personali.
Quando non hanno strumenti adeguati per gestire lo stress, la rabbia può diventare una valvola di sfogo.
Molti adolescenti non hanno ancora imparato a riconoscere e gestire le proprie emozioni in modo sano e la rabbia diventa un modo per "mascherare" sentimenti più profondi come paura, tristezza o insicurezza. -
Esclusione sociale: il bisogno di accettazione e appartenenza ai gruppi di amici può aumentare la sensibilità al rifiuto o alle critiche, generando reazioni emotive intense.
Per l'adolescente essere incluso all'interno di un gruppo è di vitale importanza, poiché è in questa età che si cerca un'identità al di fuori del nucleo familiare: non riuscire ad integrarsi, sentirsi rifiutati, esclusi, alimenta con forza un senso di insicurezza interiore che colpisce l'adolescente nel profondo.
Quando queste insicurezze si accumulano e non trovano un luogo in cui essere accolte, ribollono all'interno dell'adolescente come in un calderone e possono riversarsi nel mondo esterno sotto forma di scatti d'ira, oppure verso il suo mondo interiore tramutandosi in tristezza, apatia, anedonia, che è come una sorta di rabbia anestetizzata. -
Maturazione biologica: il cervello degli adolescenti è ancora in fase di sviluppo, in particolare la corteccia prefrontale, che è responsabile del controllo degli impulsi, della regolazione delle emozioni e della capacità di riflettere prima di agire.
Questo significa che le reazioni emotive possono essere più intense e difficili da gestire.
Inoltre, durante l’adolescenza, i livelli di ormoni come il testosterone, gli estrogeni e il cortisolo aumentano significativamente, influenzando l’umore e rendendo più probabili sbalzi emotivi e reazioni impulsive, inclusi scatti di rabbia.
Una cosa da tenere bene a mente è che questo fattori si influenzano vicendevolmente, per questo motivo il tema del "come gestire la rabbia in adolescenza" è davvero complesso e merita una riflessione approfondita.
Le crisi di rabbia negli adolescenti: come si affrontano?
La rabbia ci dice che c’è un problema, un disagio che ha bisogno di essere ascoltato e compreso.
L’adolescente attraverso le sue crisi di rabbia è come se ci stesse dicendo: “guarda cosa devo fare per farmi ascoltare”
Affrontare la rabbia è un argomento che va affrontato in profondità: ciò che è realmente utile è comprendere a fondo la storia dell’adolescente, cosa lo ha portato a trovare nelle crisi di rabbia la sua via per manifestare le sue emozioni, le sue fragilità e le sue insicurezze.
Questa conoscenza approfondita è possibile attraverso il colloquio clinico: è nella relazione con lo specialista e nel contesto protetto dello studio di Psicologia che si rende possibile per l’adolescente l’opportunità di schiudersi dalle proprie sovrastrutture e mostrare lati di sé che hanno un bisogno disperato di ascolto e comprensione.
È da qui che si riparte verso un’integrazione migliore e più matura dei propri sentimenti, delle proprie reazioni e dei propri comportamenti.
I disturbi psicologici legati alla rabbia
Quando la rabbia diventa una componente fissa nella quotidianità dell'adolescente, rischia di configurarsi, insieme ad altri sintomi, all'interno di quadri clinici specifici: numerosi possono essere i disturbi psicologici legati alla rabbia e alle sue esplosioni in età adolescenziale, pensiamo ad esempio al Disturbo Oppositivo-Provocatorio, al Disturbo della Condotta, al Disturbo Esplosivo Intermittente, oppure a disturbi legati alla sfera dell’umore o dell’ansia.
Tuttavia, non sempre le esplosioni di rabbia nell’adolescente devono necessariamente inquadrarsi in una categoria diagnostica: il mio invito, in tal senso, è quello di evitare le auto-diagnosi basate su quello che si trova su internet.
Gli specialisti esistono apposta: abbiamo una base solida su cui poggiare le nostre considerazioni cliniche e, soprattutto, una sensibilità specifica e spiccata per le relazioni umane e le loro manifestazioni comportamentali.
Quando la rabbia diventa un ostacolo al benessere quotidiano
Le crisi di rabbia nell’adolescente sono un segnale psicologico importante: quando diventa eccessiva, violenta e fuori controllo, può segnalare un problema che influisce sul benessere psicologico dell’adolescente e di chi gli sta intorno.
Se la rabbia diventa un ostacolo al benessere quotidiano, una consulenza psicologica per l'adolescente rappresenta una risorsa importante per comprendere a fondo il problema.
La rabbia è un'emozione esplosiva, un'emozione che ha bisogno di spazio e della giusta lettura: il colloquio psicologico serve proprio a comprendere le origini della rabbia, ad aiutare l'adolescente nel riconoscerla e ad accompagnarlo nella sua gestione attraverso modalità comportamentali differenti e non-distruttive, affinché il suo benessere emotivo e psicologico torni a rifiorire.
Se vuoi saperne di più, puoi visitare la pagina "Consulenza Psicologica per Adolescenti", oppure utilizzare il pulsante "contatta" qui sotto.