Cos'è la realtà virtuale, una tecnica vantaggiosa e all'avanguardia in psicoterapia
La realtà virtuale (VR) è una metodologia frutto di moltissimi anni di studi, ricerche e sperimentazioni, tuttora al centro di interesse scientifico e in continuo sviluppo, resa possibile grazie all’intreccio di saperi e lavori riguardanti l’ingegneria, l’informatica e, in ambito psicologico la psicologia e le neuroscienze.
Nell’ambito della psicologia clinica, sono state sviluppate applicazioni molto utili, in particolare per la psicoterapia, nel tempo ampiamente studiate e sperimentate.
E' una metodica all'avanguardia di comprovata efficacia nel trattamento di determinati disturbi che si può associare alla psicoterapia tradizionale per accrescerne l’efficacia e ne rappresenta un eccellente plus.
La desensibilizzazione, l'esposizione allo stimolo in situazione protetta e controllata
Nei casi in cui l'esposizione in vivo è raccomandata ad esempio per l'abbassamento dell'ansia e il superamento del disturbo, tra cui fobie, doc, attacchi di panico, l'utilizzo della realtà virtuale rende il percorso terapeutico più agevole, gestibile, economico, efficiente in termini di tempo e di denaro.
Le terapie con tecniche di esposizione sono infatti raccomandate, uno fra tutti, per il trattamento delle fobie al fine di desensibilzzare il paziente allo stimolo fobico. Questo perché il disturbo viene consolidato e amplificato attraverso l'evitamento dello stimolo fobigeno messo in atto nella vita reale per sfuggire alla paura e abbassare temporaneamente l'ansia.
Il circolo vizioso dell'ansia, af
Un meccanismo perverso (circolo vizioso) autoperpentuantesi che anziché estinguere in questo caso la fobia, la amplifica. La paura ad essa legata infatti non viene mai affrontata né tantomeno vengono messi in discussione i pensieri e le convinzioni ad essa relative, soluzioni queste ultime adottate invece con le dovute tecniche in terapia.
Analogamente avviene e in maniera del tutto specifica per ogni disturbo trattato con l'ausilio della realtà virtuale come ad esempio il disturbo ossessivo compulsivo e quello di panico.
L'esposizione in realtà virtuale, come avviene, i vantaggi
Sotto la guida del terapeuta il paziente interagisce con esperienze virtuali simili a quelle reali problematiche, ma diversamente che nella realtà. Può infatti graduarne l’intensità partendo da situazioni a bassa attivazione per poi salire di livello, a vantaggio di una maggiore efficienza del percorso di psicoterapia.
Attraverso l’uso di un visore la persona può immergersi in un ambiente virtuale costituito da scenari tridimensionali, differenti secondo il tipo di fobia e graduati per intensità. La percezione che ne deriva è quella di trovarsi davvero all’interno di un ambiente che anche se virtuale sembra autentico. La persona sperimenta così la sensazione di essere lì presente, all’interno di quello scenario con il quale può interagire attraverso appositi comandi (controller).
La rispondenza al reale che lo scenario virtuale evoca, fa sì che la persona assistita sperimenti un grado di immersione tale da suscitare le medesime risposte cognitive, emotive e corporee della realtà.
Il paziente è così il protagonista attivo dell’esperienza che sta vivendo. L’esposizione agli stimoli pertinenti alla problematica da trattare è in questo modo controllata e graduata da lui stesso ma sotto la guida attenta del terapeuta. Quest'ultimo oltre a proporre gli scenari virtuali idonei ne monitora l'andamento attraverso il mirroring su computer, intervenendo quando è opportuno per domande e riflessioni, in modo tale da consentire un lavoro terapeutico più efficace.
Quali disturbi tratto con la realtà virtuale nel mio studio a Roma Nord
Gli studi e le ricerche di cui è oggetto la realtà virtuale applicata alla psicologia clinica, ne comprovano la validità per i seguenti quadri clinici di cui mi occupo e che tratto con l'ausilio della terapia con esposizione virtuale (VRET).
Disturbi d’ansia
Fobie specifiche :
Paura di guidare - Amaxofobia
Paura di volare - Aerofobia
Paura delle altezze -Acrofobia
Paura spazi chiusi -Claustrofobia
Paura degli spazi aperti, agorafobia
Paura del sangue, degli aghi, del dentista, degli interventi chirurgici
Fobia sociale
Zoofobie-paura di animali, ragni, cani, gatti, topi, serpenti
Altri disturbi
Disturbo ossessivo compulsivo DOC
Rilassamento e riduzione dello stress
Dipendenze senza sostanza
Riabilitazione cognitiva
Quando propongo l'utilizzo della terapia virtuale
Propongo al paziente l'associazione della realtà virtuale alla terapia tradizionale quando ritenuto utile, secondo il caso specifico e con il suo benestare, ad esempio nel caso dei disturbi d’ansia tra cui le fobie specifiche, il disturbo ossessivo compulsivo, per il rilassamento, per la riduzione dello stress e in ogni specifica situazione clinica in cui fosse opportuno in termini di efficienza terapeutica associarla al percorso psicoterapico.