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Consulenza psicologica individuale

La consulenza psicologica individuale per capire, orientarsi, agire

Ci sono momenti nella vita in cui ci si sente disorientati, in difficoltà o semplicemente incerti su come affrontare un disagio psicologico. A volte il malessere è evidente, come nel caso di un problema legato all'ansia, all'umore, alle relazioni, altre volte si manifesta in modi più sottili: confusione, insoddisfazione, difficoltà a prendere decisioni. In queste situazioni, può essere utile rivolgersi a uno psicologo per una consulenza psicologica, un primo passo fondamentale per fare chiarezza su ciò che sta accadendo e capire quale direzione prendere.

Cos’è la consulenza psicologica?

La consulenza psicologica è un intervento professionale breve e mirato che aiuta a comprendere meglio il proprio disagio, esplorarne le cause e valutare le possibili soluzioni. Non è una terapia ma un momento di confronto con un esperto per ottenere un parere qualificato sulla propria situazione.

La sua funzione principale è quella di:

  • Chiarire la natura del problema e il suo impatto sulla vita quotidiana.
  • Valutare se e quale tipo di intervento sia necessario (ad esempio, se è sufficiente qualche incontro di approfondimento o se è utile un percorso di sostegno psicologico oppure terapeutico).
  • Fornire strumenti iniziali per affrontare il disagio.

Come si svolge il consulto?

La consulenza psicologica segue una struttura che permette di accogliere la persona e offrirle un confronto chiaro ed efficace.

1. Fase di accoglienza

Il primo passo è creare uno spazio sicuro e non giudicante in cui la persona possa sentirsi a suo agio, nella quale il professionista e il cliente iniziano a conoscersi.

Lo psicologo illustra le modalità del suo intervento e risponde a eventuali domande, il cliente racconta liberamente di sé e del contesto in cui vive (familiare, lavorativo, relazionale) e esprime il motivo alla base della sua richiesta di consulenza. Lo psicologo ascolta attentamente e pone domande per comprendere meglio la situazione.

In questa fase è importante:

  • Capire quali sono le difficoltà che hanno portato la persona a chiedere aiuto.
  • Esplorare il contesto in cui si manifesta il disagio (lavoro, famiglia, relazioni, ecc.).
  • Capire da quanto tempo è in atto il problema
  • Chiarire eventuali aspettative o dubbi sulla consulenza stessa.

2. Esplorazione del problema

Dopo l’accoglienza, il dialogo si concentra sull’analisi del problema. Lo psicologo aiuta la persona a mettere a fuoco la situazione, individuare eventuali schemi di pensiero, comportamenti propri o altrui  e altri apporti ambientali  che contribuiscono al malessere e riconoscere risorse già disponibili.

In questa fase possono emergere diversi aspetti:

  • La natura del disagio (emotivo, relazionale, lavorativo, ecc.).
  • Le strategie che la persona ha già provato ad adottare.
  • Le difficoltà che impediscono di superare il problema.
  •  Scoprire potenzialità sopite oltre alle risorse già disponibili

3. Condivisione di un primo quadro di comprensione

Una volta esplorata la situazione, lo psicologo offre una prima restituzione professionale, aiutando la persona a comprendere meglio il problema e lo stato psicologico. Questa fase è molto importante perché permette di dare un senso e una prospettiva più chiara e oggettiva.

4. Orientamento sulle possibili soluzioni

Dopo aver analizzato il problema, lo psicologo aiuta la persona a capire quali passi può intraprendere. Le possibilità possono essere diverse:

  • Se il disagio è circoscritto e affrontabile con strategie mirate, lo psicologo può fornire indicazioni pratiche.
  • Se emerge la necessità di un approfondimento, può essere consigliato di proseguire con un altro incontro di consulenza, un percorso di sostegno psicologico o una psicoterapia
  • Se il problema non rientra nell’ambito della psicologia clinica (ad esempio, è legato a questioni mediche o legali), lo psicologo può orientare la persona verso altri professionisti.

 

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Perché è utile una consulenza psicologica?

Spesso, quando si vive un disagio, si tende a minimizzarlo, a chiedere consigli a parenti e amici o a cercare soluzioni da soli.

Tuttavia, un confronto con un professionista è del tutto neutrale e aiuta a:

  • Evitare fraintendimenti o sottovalutazioni del problema.
  • Ottenere un punto di vista professionale e oggettivo.
  • Capire se è necessario un ulteriore intervento.
  • Avere indicazioni chiare e concrete su come muoversi.

Un primo passo verso il benessere

Chiedere una consulenza psicologica non significa “iniziare una terapia”, ma prendersi cura di sé in modo consapevole. È un momento di ascolto e orientamento che può fare la differenza nel capire un disagio e trovare la strada giusta per affrontarlo.
Se senti il bisogno di fare chiarezza su una difficoltà che stai vivendo, non ignorarla. Un confronto con un professionista può darti la chiave per comprendere meglio te stesso e trovare il modo più efficace per stare meglio.

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