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Orientamento scolastico per ragazzi di terza media a Roma: come scegliere la scuola superiore giusta

Indice:
Orientamento scolastico per ragazzi di terza media a Roma: come scegliere la scuola superiore giusta

Scegliere la scuola superiore: un momento importante e delicato

La scelta della scuola superiore è uno dei primi momenti davvero importanti nella vita di un ragazzo. In terza media, infatti, ci si trova davanti a una decisione che non riguarda solo i prossimi cinque anni, ma che può influenzare anche il percorso universitario e, più in là, il futuro professionale.
Molti ragazzi vivono questa fase con ansia e incertezza, e spesso anche i genitori si sentono sotto pressione: a Roma, dove le possibilità formative sono tantissime, la scelta può risultare ancora più complessa.

In questo articolo vedremo come fare per orientarsi, quali errori evitare e in che modo un percorso di orientamento psicologico può aiutare i ragazzi di terza media e i genitori ad operare una scelta congiunta e consapevole, liberandosi da ansia e stress.

Perché scegliere la scuola superiore può essere complicato

In terza media non è semplice decidere cosa si vorrà fare “da grandi”.
Gli adolescenti stanno ancora costruendo la propria identità e il loro sguardo verso il futuro è suggestionabile da fattori esterni come, ad esempio l’opinione dei compagni di classe, le aspettative personali, le aspettative familiari, i consigli dei professori e le presentazioni degli istituti superiori.

L’insieme di questi fattori rischia di creare confusione, e spesso porta a scelte poco adatte all’adolescente.

Per stabilire un profilo personale di orientamento è necessario indagare con maggiore profondità le disposizioni personali dello studente, al fine di promuovere un buon inserimento verso il nuovo percorso di studi e prevenire le difficioltà che possono emergere da una scelta sbagliata.

Il primo anno delle scuole superiori rappresenta, infatti, il momento in cui si verifica il picco della dispersione scolastica: per l’anno 2022/2023, Save the Children ha registrato un numero di bocciature e abbandoni pari all’8,5%, circa un alunno su 10, numero in aumento rispetto agli anni precedenti.

Gli errori più comuni dei genitori

Scegliere la scuola superiore dev’essere un’impresa congiunta: vale a dire che genitori e figli hanno l’opportunità di fare squadra per decidere insieme e con consapevolezza quale sia il percorso scolastico più adatto per il ragazzo.

Talvolta, sebbene muniti delle migliori intenzioni, può accadere che i genitori compiano inavvertitamente degli errori, i più comuni sono i seguenti:

  • Scegliere per tradizione familiare: “Ho fatto il classico, lo farai anche tu”, questo approccio raramente tiene conto delle inclinazioni e delle passioni del ragazzo.
  • Pensare solo al lavoro futuro: è vero che il mercato del lavoro è importante, ma a 14 anni contano soprattutto la motivazione e l’interesse. Senza, lo studio diventa un peso: dobbiamo tenere a mente, infatti, che lo studio dev'essere un mezzo attraverso cui l'adolescente si interessa del mondo circostante e lo esplora in maniera sana. Il valore che ha lo studio nello sviluppo personale si rifletterà successivamente in quello che sarà lo sviluppo professionale. Se invertiamo questi due fattori, spesso il risultato non è altrettanto favorevole.
  • Lasciare tutto in mano al ragazzo: dare fiducia è giusto, ma senza una guida il rischio è che scelga per imitazione dei compagni o in base all’idea del momento. Come detto in precedenza, le suggestioni possono essere molteplici, ma la scelta della Scuola Superiore è troppo importante per lasciare che queste influenzino una decisione così fondamentale.

Teniamo sempre a mente che gli adolescenti passano la metà del loro tempo a scuola, per cui una scelta affrettata o basata su fattori non oggettivi può dare, a lungo termine, esiti altamente negativi, come una sviluppata avversione allo studio, il calo della propria autostima, il risentimento nei confronti delle figure genitoriali e l’attuazione di comportamenti a rischio.

Per promuovere una scelta congiunta e consapevole è fondamentale avere un quadro informato della situazione.

Perché non basta un test online

Cercando “test orientamento scuole superiori” su internet, emergeranno decine di quiz veloci che promettono di rivelare quale indirizzo è giusto per tuo figlio. Ovviamente questi strumenti sono troppo superficiali.

La differenza con un orientamento svolto da uno Psicologo dello Sviluppo è abissale, non solo perché si basa su strumenti scientifici validati, ma soprattutto perché viene preso in considerazione l’adolescente nella sua interezza: il percorso di orientamento, infatti, si basa sull’applicazione dei migliori test scientifici unita a colloqui conoscitivi di stampo qualitativo.

Al centro del percorso dell’orientamento c’è l’adolescente, con le sue attitudini, le sue risorse, le sue domande e i suoi dubbi. È per questo che l’orientamento non serve solo a indirizzare il ragazzo verso una scelta formativa specifica, ma soprattutto a fornire ad adolescente e genitori la possibilità di operare una scelta congiunta e informata su misura per la situazione specifica.

Come funziona il percorso di orientamento che propongo

Da anni, in qualità di Psicologo dello Sviluppo, mi occupo di orientamento scolastico e mentoring, sia nelle scuole che privatamente: il mio obiettivo è proprio quello di aiutare i ragazzi a conoscersi meglio e a individuare la strada più adatta.

Il percorso di orientamento che propongo si articola nei seguenti punti:

  • Il primo incontro è volto alla conoscenza con i genitori: in questo incontro si raccolgono informazioni preliminari, come ad esempio la storia scolastica remota e recente del ragazzo, e si valutano dubbi, interessi e aspettative circa la scelta della scuola superiore, la conoscenza dei diversi percorsi scolastici e la propensione verso i diversi percorsi formativi.

  • Il secondo incontro è volto al colloquio individuale con l’adolescente: serve a comprenderne al meglio le propensioni, le attitudini, gli stili di pensiero e di operatività, nonché ad accogliere dubbi, domande e fornire informazioni circa le possibilità formative che può scegliere.

  • Il terzo incontro è volto alla somministrazione dei Test di Orientamento validati scientificamente: utilizzo solo strumenti di eccellenza per la valutazione delle competenze dirette e trasversali, composti di varie batterie che analizzano con precisione gli elementi cruciali per un buon orientamento.
    Nello specifico verranno valutate le seguenti aree:
    -le credenze di efficacia che lo studente nutre nelle proprie capacità di studio
    -le abilità matematiche e di comprensione dei testi
    -
    le abilità di studio: motivazione, capacità strategiche, di organizzazione e suddivisione del carico di studio,
    -gli interessi e le propensioni professionali in termini di settori e abilità
    -le strategie di problem solving, suddivise in cluster attitudinali.

  • Il quarto ed ultimo incontro è volto alla restituzione di un profilo di orientamento all’adolescente e ai genitori, al fine di conferire una visione completa ed approfondita che consenta all’adolescente e alla famiglia di compiere una scelta ponderata ed in sinergia.

Il tutto si svolge nel mio studio di Psicologia a Roma, in zona Parioli, ed è ponderato con precisione per i ragazzi di terza media.

I benefici di un buon orientamento

Svolgere un percorso di orientamento scolastico porta vantaggi concreti:

  • Per l’adolescente: maggiore consapevolezza di sé, più motivazione nello studio, meno ansia per il futuro.
  • Per i genitori: meno conflitti in famiglia, la certezza di aver preso una decisione ponderata, più serenità.
  • Per entrambi: un senso di direzione condiviso, che rafforza la fiducia reciproca.

Molti ragazzi, dopo il percorso, non solo scelgono la scuola più adatta, ma affrontano l’inizio delle superiori con più sicurezza.

Domande frequenti (FAQ)

“Quando è meglio fare il percorso?”

Il periodo ideale è tra ottobre e gennaio della terza media, quando la scelta si avvicina ma c’è ancora tempo per riflettere. 

“L’orientamento serve anche se mio figlio ha già un’idea?” 

Se ti stai ponendo la domanda, probabilmente la risposta è sì: talvolta le idee dei ragazzi non coincidono con le loro reali attitudini, e un confronto può confermare o riorientare la decisione.

“Quanto dura il percorso?”

Generalmente 4 incontri: è un impegno breve, ma molto significativo. 

“Si può fare online?”

Alcune parti sì, ma per la mia esperienza gli incontri in presenza a Roma restano la soluzione più efficace. 

Conclusione

L’orientamento scolastico non è solo scegliere una scuola, ma aiutare un ragazzo a conoscersi meglio, a fidarsi delle proprie capacità e ad affrontare il futuro con più serenità. 

Se tuo figlio frequenta la terza media e vi trovate davanti alla scelta della scuola superiore, possiamo affrontarla insieme. Ricevo a Roma, in zona Parioli. 

Per avere maggiori informazioni o per prenotare un percorso di orientamento scolastico personalizzato, puoi utilizzare il pulsante “contatta” qui sotto.