fbpx
Skip to main content

via Salaria 195, angolo v.le Liegi, 00198 Roma

Indice:
I disturbi di personalità, di cosa si tratta?

Disturbi di personalità in cosa consistono

I disturbi di personalità sono condizioni psichiche complesse e pervasivamente disfunzionali che influenzano i modi in cui una persona percepisce se stessa, gli altri e il mondo.
Questi disturbi sono caratterizzati da modalità rigide e disadattive di pensiero, comportamento ed emotività, che compromettono il funzionamento sociale, lavorativo e personale. Comprendere le loro origini, le manifestazioni specifiche e le opzioni di trattamento è fondamentale per migliorare la qualità della vita delle persone che ne soffrono.

Come si manifestano, le caratteristiche fondamentali

I disturbi di personalità sono definiti da pattern di comportamento duraturi e inflessibili che deviano dalle norme culturali e provocano disagio significativo o disfunzione. Questi pattern sono profondamente radicati e si manifestano in diverse sfere della vita, inclusi il pensiero, l’affettività, il controllo degli impulsi e le relazioni interpersonali.

  • Rigidità e pervasività: I comportamenti problematici non sono limitati a situazioni specifiche, ma si estendono a vari ambiti della vita.
  • Inizio precoce e stabilità nel tempo: I disturbi di personalità tendono a manifestarsi nella tarda adolescenza o nella prima età adulta e persistono nel tempo.
  • Impatto sulle relazioni: Le difficoltà relazionali sono spesso uno dei segni distintivi, con tensioni, conflitti e isolamento sociale.

Quali sono i disturbi di Personalità

Il DSM-5 raggruppa i disturbi di personalità in tre cluster basati su somiglianze nei sintomi e nei comportamenti.

Cluster A: disturbi eccentrici o Bizzarri

  • Disturbo Paranoide di Personalità: Caratterizzato da sospettosità e convinzioni ingiustificate che gli altri abbiano intenzioni malevole. Le persone possono essere rigide e ipervigili, interpretando eventi neutri come minacciosi.
  • Disturbo Schizoide di Personalità: Le persone con questo disturbo mostrano un distacco emotivo e sociale, preferendo la solitudine e manifestando poco interesse per le relazioni interpersonali.
  • Disturbo Schizotipico di Personalità: Comporta eccentricità nel comportamento e nel pensiero, con credenze strane, pensiero magico e talvolta esperienze percettive insolite, ma non allucinatorie.

Cluster B: Disturbi Drammatici, Emotivi o Impulsivi

  • Disturbo Antisociale di Personalità: Associato a comportamenti manipolativi, impulsivi e spesso criminali. Queste persone mostrano una marcata mancanza di rimorso e empatia. È più comune tra gli uomini e spesso correlato a un’infanzia problematica.
  • Disturbo Borderline di Personalità: Caratterizzato da instabilità emotiva, paura dell’abbandono, relazioni tumultuose e impulsività. Gli episodi di rabbia e disperazione sono frequenti, così come i comportamenti autolesionistici.
  • Disturbo Istrionico di Personalità: Le persone con questo disturbo cercano costantemente attenzione, adottando comportamenti teatrali ed esprimendo emozioni in modo esagerato.
  • Disturbo Narcisistico di Personalità: Si manifesta con un senso grandioso di importanza, bisogno di ammirazione e mancanza di empatia. Le persone possono apparire arroganti e avere difficoltà a tollerare critiche.

Cluster C: disturbi ansiosi o timorosi

  • Disturbo Evitante di Personalità: Le persone evitano le interazioni sociali per paura di essere rifiutate o umiliate. Vivono un profondo senso di inadeguatezza e ipersensibilità alle critiche.
  • Disturbo Dipendente di Personalità: Comporta un bisogno eccessivo di essere accuditi e la paura di essere abbandonati. Le persone tendono a essere sottomesse e a delegare le decisioni importanti.
  • Disturbo Ossessivo-Compulsivo di Personalità (OCPD): Si caratterizza per perfezionismo, rigidità e bisogno di controllo. A differenza del disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), qui i sintomi non includono compulsioni specifiche ma un generale desiderio di ordine e precisione.

Quali fattori intervengono nel creare i disturbi di personalità

Gli studi, le ricerche e le evidenze sostengono la tesi della complessa interazione tra fattori genetici, neurobiologici e ambientali alla base dei disturbi di personalità

Fattori genetici e neurobiologici

Le evidenze scientifiche suggeriscono che i fattori genetici contribuiscono significativamente al rischio di sviluppare disturbi di personalità, specialmente quelli del cluster B. Studi sui gemelli hanno dimostrato che la ereditarietà gioca un ruolo importante, con una componente genetica stimata tra il 30% e il 60% a seconda del disturbo specifico
 
Alcuni disturbi, come il disturbo borderline, sono stati associati a disfunzioni nella regolazione dei neurotrasmettitori, in particolare la serotonina, che influenza il controllo degli impulsi e l’umore. Alterazioni strutturali e funzionali nelle aree cerebrali legate alla regolazione emotiva, come l’amigdala e la corteccia prefrontale, sono state osservate in persone con disturbi borderline e antisociali

Fattori Ambientali

Le esperienze traumatiche durante l’infanzia, come abusi fisici, emotivi o sessuali, sono fattori di rischio noti per lo sviluppo di disturbi di personalità. Le relazioni disfunzionali con i caregiver e l’esposizione a un ambiente instabile o negligente possono contribuire allo sviluppo di schemi di comportamento disadattivi.

Trattamento dei Disturbi di Personalità

Il trattamento dei disturbi di personalità è impegnativo ma possibile, grazie a una combinazione di psicoterapia, farmacoterapia e supporto sociale.

1. Psicoterapia: l’approccio principale

La psicoterapia è il trattamento elettivo per i disturbi di personalità. Tra le modalità terapeutiche più efficaci troviamo la

  • Terapia sistemico-relazionale I comportamenti disfunzionali vengono interpretati come tentativi di adattamento a dinamiche familiari rigide o patologiche, in terapia letti e trattati nel contesto delle relazioni e dei sistemi di appartenenza del paziente.
  • Terapia Dialettico-Comportamentale (DBT)
  • Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT):
  • Schema Therapy:
  • Terapia Focalizzata sul Transfert (TFP):

2. Farmacoterapia 

Sebbene i farmaci  non curino i disturbi di personalità, possono alleviare sintomi concomitanti come ansia, depressione o impulsività. Gli antidepressivi, gli stabilizzatori dell’umore e gli antipsicotici sono utilizzati in base alle esigenze specifiche del paziente. I farmaci dvono essere prescritti da un medico/ specialista medico come lo psichiatra.

3. Supporto Psicoeducativo e Sociale

L’educazione del paziente e dei familiari è cruciale per migliorare la comprensione del disturbo e ridurre lo stigma. I gruppi di supporto e le reti sociali possono offrire un sostegno prezioso per chi affronta queste sfide.

Conclusioni

I disturbi di personalità sono condizioni complesse che richiedono un approccio integrato e personalizzato. Sebbene radicati e difficili da trattare, con il giusto supporto e trattamento terapeutico, molte persone possono migliorare significativamente la loro qualità di vita. Comprendere le cause e adottare strategie terapeutiche mirate rappresenta la chiave per aiutare queste persone a sviluppare nuove modalità di relazione e adattamento, promuovendo un equilibrio emotivo più stabile e soddisfacente.

Bibliografia

  1. Kendler, K. S., et al. (2008). "Genetic and environmental influences on personality disorder traits." Psychological Medicine.
  2. Livesley, W. J., & Jang, K. L. (2008). "The behavioral genetics of personality disorder." Annual Review of Clinical Psychology.
  3. Siever, L. J., & Davis, K. L. (1991). "A psychobiological perspective on the personality disorders." American Journal of Psychiatry.
  4. Linehan, M. M. (1993). Cognitive-Behavioral Treatment of Borderline Personality Disorder.
  5. Young, J. E., et
  6. Cancrini L. (2006) L'oceano borderline
  7. Cancrini L. (2013) La cura delle infanzie infelici