Conflitti di coppia, separazione, figli coinvolti
“L’interesse del minore, nel caso delle separazioni, significa individuare le condizioni più utili affinché il bambino non trovi ostacolo, nel suo processo di crescita, con i genitori non più coniugi, ma comunque capaci di mantenere la caratteristica genitoriale di sistema relazionale significativo. Interesse del minore significa dunque permettere al bambino di definirsi un individuo resiliente” (Selvini).
Il clima familiare che precede le separazioni conflittuali è altamento disturbato, le relazioni tra i coniugi sono pessime, improntate a forti litigi o talvolta a una forte conflittualità coperta. Il clima che un figlio respira in tali contingenze è comunque negativo e le relazioni disfunzionali .
Come abbiamo visto i figli sono spesso trascurati dato che i genitori sono immersi nei loro problemi coniugali e spesso triangolati in alleanze con uno di essi o a turno con entrambi. Modalità relazionali distorte che creano malessere a tutti i componenti familiari e soprattutto ai figli.
Questi ultimi, coinvolti in problemi dai quali dovrebbero essere invece protetti, non possono certo godere dei migliori presupposti per una crescita sana ed equilibrata, ma anzi sono sottoposti a forti rischi per la loro salute psicofisica.
Il rifiuto del figlio verso un genitore
Una situazione particolarmente grave che vede il minore vittima di un vero e proprio abuso inferto a suo danno è costituita dall’alienazione di un genitore (bersaglio) dal rapporto col figlio a opera dell’altro genitore (alienante), spesso ma non sempre quello che ha in custodia il minore.
Si tratta di una guerra all’ex coniuge combattuta attraverso i figli ai quali viene inculcato l’odio e il disprezzo verso il genitore bersaglio. Quest’ultimo verrà poi percepito come indegno e cattivo attraverso comunicazioni e comportamenti ad hoc da parte del genitore alienante.
Si realizza in questo modo, attraverso un articolato processo relazionale e il coinvolgimento di più attori, il rifiuto attivo del minore nel mantenere un rapporto con il genitore bersaglio.
Sono casi che si incontrano non raramente nelle aule dei tribunali e che difficilmente trovano soluzioni idonee al benessere del figlio e alla salvaguardia dei suoi diritti, come quello alla bigenitorialità e a una crescita esente da rischi.
Un processo bene illustrato nel libro qui sotto in bibliografia di cui sono coautrice.
Come scrivo nel libro che "Non esiste una sindrome PAS, ovvero il disturbo PAS, esistono relazioni conflittuali e distorte, configurazioni relazionali patologiche, che possono condurre al rifiuto di un genitore. Un processo che si dipana nel tempo e che vede coinvolte più figure."
Psicoterapeuta di coppia e familiare a Roma per separazioni conflittuali
BIBLIOGRAFIA: L. Rinella, G.Santonocito, L. Tinelli, M. Di Lorenzo, M. Pacini: PAS alienazione genitoriale sindrome o processo