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via Salaria 195, angolo v.le Liegi, 00198 Roma

La nascita di un bambino è un avvenimento gioioso ma anche faticoso e difficile   per la coppia per i nuovi compiti evolutivi che la fase di transizione alla genitorialità richiede.

L’aggiunta di un nuovo componente familiare cambia l’equilibrio raggiunto in precedenza dalla coppia. Il passaggio da due a tre comporta l’assunzione e la rinegoziazione di nuovi ruoli, compiti, regole, in vista del raggiungimento di un nuovo equilibrio familiare.

La condivisione della genitorialità vede infatti la necessità di giungere ad accordi su molte questioni, come l’aiuto reciproco sulle cure al neonato, sulla sua educazione,  sulla conduzione del ménage familiare, sui rapporti con le famiglie allargate.

I nuovi ruoli assunti dai partner come padre e madre prevedono una serie di confronti  non solo su sé ma anche  sull’altro come genitore. Confronti relativi alle aspettative che ciascuno coltiva  in particolare riguardo all’immagine interna del genitore ideale e alle proprie figure genitoriali .

I tempi per la coppia cambiano, anzi si riducono drasticamente e spesso si annullano del tutto.

Sbalzi ormonali, fatiche psico fisiche e cambiamento corporeo della maternità rendono la donna più vulnerabile, a meno agio con se stessa e la propria immagine. La neo mamma ha non solo necessità di supporto pratico nelle cure del bimbo, ma anche di vicinanza emotiva soprattutto da parte del partner. Partner che spesso può sentirsi però messo da parte proprio per le attenzioni e il tempo che la madre dedica necessariamente al nuovo nato.

Una buona comunicazione nella coppia, un dialogo aperto e costruttivi confronti sui reciproci bisogni e vissuti emotivi, non sempre positivi, che la genitorialità comporta sono indispensabili per affrontare e superare le sfide evolutive di questa fase .

I pericoli in agguato per la coppia all'arrivo di un bimbo

  • Precedenti problemi non risolti o  messi da parte, nei momenti di passaggio riemergono o si fanno più acuti. Incomprensioni e  litigi possono riguardare anche temi distanti dal vero nocciolo della questione.
  • Mettere al mondo un figlio per salvare la coppia è un tentativo di risolvere il più delle volte destinato a naufragare proprio perché si aggiungono nuove sfide a difficoltà irrisolte e incistate.
  • Procreazione assistita senza supporto psicologico alla coppia. Si tratta in effetti di percorsi che mettono a dura prova la tenuta della coppia. Un supporto psicologico è infatti più che auspicabile  per superare le problematiche emotive che le differenti metodiche, secondo i casi, comportano e prepararsi serenamente all'arrivo del bimbo.
  • Famiglie di origine dei coniugi che non rispettano i confini della nuova famiglia. Consigli non richiesti, visite inaspettate, ingerenza negli affari della coppia, non sono infrequenti e possono acuirsi in occasione dell'arrivo di un nipotino. Talvolta figli con difficoltà di svincolo faticono a tracciare i dovuti confini - permeabili - attorno alla nuova famiglia. Anche gli aiuti economici generano spesso doveri di riconoscenza che si traducono in silenzi acquiescenti.
  • Poco o zero tempo per la coppia. Le cure al neonato, la stanchezza che ne deriva, si traducono in poco tempo per la coppia. Se tale situazione perdura,  i coniugi rischiano di  allontanarsi come coppia non condividendo più cose piacevoli da fare in due.
  • Rete sociale azzerata.  Chiudersi nella coppia, nella famiglia, perdere i contatti con gli amici e la rete sociale è un errore da evitare per non incorrere nella routine.
  • Depressione post partum non curata.
  • Decisione unilaterale di avere un figlio. Diventare genitori dovrebbe essere una decisione consapevole, responsabile e condivisa da entrambi. Una decisione non unanime o forzata potrebbe comportare problemi successivamente.

Terapia di coppia a Roma

La coppia in difficoltà può trovare un validissimo aiuto nella terapia di coppia che svolgo da moltissimi anni. Il primo passo è quello di chiedere una consulenza allo scopo di avere indicazioni utili per affrontare in modo efficace i problemi in atto.
Il mio approccio terapeutico è di tipo sistemico-relazionale, di elezione per i disagi di coppia e familiari. 
 
BIBLIOGRAFIA: J.Haley, Terapie non comuni, Astrolabio