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Come relazionarsi con un figlio adolescente-parte seconda l'aspetto affettivo

Parte seconda

L'aspetto affettivo, ha ancora bisogno di coccole?

In questa fase in cui le relazioni e il passato vengono rimaneggiati, i genitori apparentemente messi in ombra, l’adolescente ha forte comunque il bisogno di sentire la loro presenza affettiva, deve aver chiaro che può ancora contare su di loro. Coccole e moine, però, male si addicono alla sua età. Non è più un bambino!
 
L' interesse per lui passa attraverso il nostro comportamento, il modo in cui ci poniamo con lui che deriva a sua volta dal nostro pensare sulla sua persona.
Malumori, problemi, incertezze, possono diventare occasioni importanti per conoscere meglio nostro figlio, aprire un dialogo, fargli sentire che ci teniamo a lui.
Analogamente i suoi fallimenti, si potranno trasformare in opportunità di crescita se lo accompagneremo sorreggendolo, senza compatimenti e pietismi, ma aiutandolo a capire che quando si cade ci si può rialzare e che si impara anche sbagliando.
 
E’ facile che il nostro ragazzo commetta sbagli, non dimentichiamoci che è l’età delle sperimentazioni, dell’apertura al mondo, del rischio, dell’avventura, della confusione, della ricerca incessante.
Non giudichiamolo, non appiccicchiamogli addosso etichette controproducenti. E’ sempre il comportamento da mettere in discussione, non la sua persona.
 
Aiutiamolo, attraverso il dialogo socratico,  a riflettere sulle conseguenze delle sue azioni e quali  alternative potrebbe mettere in atto per conseguire migliori risultati, portandolo a cogliere i pro e i contro di ogni alternativa.
 

BIBLIOGRAFIA: M. Bowen, Dalla famiglia all'individuo, Astrolabio

J. Haley, Terapie non comuni, Astrolabio

Ciacci Giannini, Accompagnare gli adolescenti, Erickson


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